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COS'E' L'OSTEOPATIA
L’osteopatia, in Italia, è entrata a far parte delle professioni sanitarie nel 2018. Si tratta di una medicina complementare, perciò, si pone al fianco della medicina tradizionale in un’ottica di integrazione e collaborazione. In particolare, è una terapia manuale che fonda la valutazione e il trattamento dell’individuo sul contatto manuale. L’osteopatia si identifica in un approccio olistico, con lo scopo di ricercare l’armonia del corpo, della mente e dello spirito della persona.
 
PRINCIPI OSTEOPATICI

1.

L’essere umano è un’unità dinamica di funzioni il cui stato di salute si costruisce sull’armonia di corpo, mente e spirito.

2.

Esistono dei meccanismi di autoguarigione e di autoregolazione nel nostro corpo.

3.

La struttura e la funzione sono reciprocamente inter correlate.

L’osteopatia si fonda su un approccio causale con l’obiettivo di riconoscere la causa primaria di un disturbo così da poter agire con efficacia su di esso. Infatti, i sintomi come il dolore possono esprimersi in sedi diverse da quelle in cui la funzione è compromessa e possono derivare da queste. Ciò avviene perché una struttura la cui funzione è intaccata ha una ridotta capacità di svolgere il proprio lavoro e, di conseguenza, lo delega ad altre strutture che si sovraccaricano diventando sintomatiche. In tal modo, l’azione dell’osteopata non è diretta alla struttura sintomatica ma alla struttura disfunzionale alla base della catena lesionale che ha determinato l’insorgenza dei disturbi riferiti e che spesso si mantiene silente.

APPROCCI OSTEOPATICI 

APPROCCIO MUSCOLO-SCHELETRICO
E' rivolto alla struttura del nostro corpo, quindi, al sistema muscolo-scheletrico. L’obiettivo principale di tale approccio è quello di ripristinare la piena mobilità delle strutture articolari e muscolari la cui funzione è compromessa. L’azione diretta a queste strutture ha degli effetti neurologici, ciò può rappresentare un importante beneficio poiché è in grado di modulare gli input che comunicano col Sistema Nervoso Centrale.
APPROCCIO VISCERALE
I visceri accomodano il movimento diaframmatico durante la respirazione esprimendosi in una mobilità propria, fondamentale per permettere la migliore funzionalità dei visceri stessi. L’osteopatia è in grado di promuovere il fisiologico movimento dei visceri agendo su di essi, ma anche sulle strutture che con essi si rapportano. Inoltre, è importante tenere a mente che un disturbo viscerale può rispecchiarsi in una tensione mio fasciale, in una ridotta mobilità articolare fino a condizionare la postura della persona con conseguente insorgenza di un sintomo riferito a livello muscolo-scheletrico. Anche in questo caso, viene coinvolto il Sistema Nervoso per il suo legame con i visceri, quindi, l’azione dell’osteopata a livello viscerale è in grado di riportare uno stato di equilibrio degli input nervosi. 
APPROCCIO FASCIALE
La fascia è un tessuto connettivo che ricopre ogni struttura del nostro corpo come muscoli, vasi e nervi, visceri, ma anche le meningi. Uno stato tensionale alterato della fascia rappresenta un elemento di disturbo della funzionalità delle strutture con cui si rapporta. Una cicatrice da cesareo, per esempio, può costituire dei punti di aderenza interrompendo la fisiologica continuità delle fasce e inficiandone lo scorrimento e l’elasticità e, col passare del tempo, può predisporre a disturbi come lombalgie.
OSTEOPATIA CRANIALE
Il cranio si esprime in un movimento respiratorio di espansione e di retrazione detto Movimento Respiratorio Primario, in grado di fornire informazioni aspecifiche rispetto allo stato di salute della persona, alla sua vitalità e alla sua capacità di adattarsi a stimoli provenienti dal mondo interno ed esterno. L’azione dell’osteopata diretta alle strutture craniche è in grado di migliorare la funzionalità dell’organismo.
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